Nascosto nella cavità di un albero, l’allocco si confonde benissimo con l’ambiente circostante, diventando quasi invisibile
L’allocco (Strix aluco), ritratto in queste belle immagini di Jacopo Rigotti, è un rapace notturno che si caratterizza per la testa tondeggiante e due grandi occhi neri, anche questi tondi. Grazie alla posizione asimmetrica delle orecchie, è dotato di un udito finissimo che gli permette, nell’oscurità, di percepire il minimo rumore di una possibile preda (soprattutto mammiferi di piccole e medie dimensioni, come scoiattoli, donnole, topi, ma non disdegna anche uccelli e invertebrati). Quando intercetta una preda gli piomba addosso all’improvviso, con un volo silenzioso che non lascia scampo.

Il piumaggio, che può variare dal grigio al bruno rossiccio, permette a questo affascinante rapace, appartenente alla famiglia degli Strigidi, di confondersi con l’ambiente circostante: di giorno trascorre il tempo nascosto in un dormitorio, sfruttando la cavità di un albero maturo (soprattutto faggi e castagni), ma può trovare rifugio anche in piccoli anfratti della roccia o in edifici abbandonati. Utilizza le cavità degli alberi anche per nidificare (normalmente a partire da febbraio) e una volta che il maschio trova la compagna trascorre con lei tutta la vita.
